Oggi godiamo di possibilità che renderebbero la vita nei borghi molto più felice e armoniosa di un tempo: nuove tecnologie, comunità ener-getiche, gruppi di acquisto solidale, svariati modi di comunicare e di creare connessioni. Fornire a quelle che definisco comunità resilienti i giusti strumenti, vuole anche dire porre le basi per risanare il rapporto con la natura e con gli ecosistemi. Un nuovo equilibrio che arricchirebbe per davvero la vita di tutti gli esseri viventi che abitano un territorio.
Proprio per questo sono convinto che tornare a dare dignità ai luoghi marginali e ai borghi della nostra bella Italia è pratica innovativa, sostenibile e lungimirante per eccellenza.
Carlo Petrini da “Un contributo sul dibattito dei paesi perduti” in “Paesi perduti: appunti per un viaggio nell’Italia dimenticata”