"Henri Cartier-Bresson, il Mozart della fotografia (…) ci ha insegnato che fotografare significa, nel fulmineo riconoscimento di un istante significativo della vita, mettere sulla stessa linea di mira l’occhio, la mente e il cuore.
Una fotografia con troppa mente sarà concettuale, o piuttosto cerebrale, non ci sedurrá esteticamente, non saprà parlare ai nostri sentimenti.
Una fotografia con troppo cuore, ci emozionerá, forse, ma non aggiungerá nulla alla nostra conoscenza del mondo, sarà ricattatoria, propagandistica, sentimentale.
(…)
Una fotografia con troppo occhio sarà formalistica, estetizzante, magari l’attaccheremo al muro perché sta bene dietro il divano, ma non ci insegnerà nulla, non ci emozionerá davvero, stupirà solo il nostro senso estetico, ma in superficie, come un frutto bello ma senza sapore.
(…)
L’emozione vera, quella che dura, è invece frutto di equilibrio, il difficilissimo equilibrio,appunto, tra l’occhio, la mente e il cuore. "
Ferdinando Scianna da "Autoritratto di un fotografo"