“… le cose sono piene degli sguardi di chi ci ha abitato per così tanti anni che poi, quando tutti sono andati e le hanno lasciate lì da sole, le cose è come se avessero trattenuto un po’ degli occhi, sguardi e riflessi di chi dalle porte è passato e ripassato, di chi ha consumato con le scarpe di terra il pavimento, di chi ha trascinato la legna fino al fuoco, chi è entrato felice dalla porta, chi ha pianto seduto sulla sedia, chi si è spogliato nel letto, chi è nato nel letto bagnato di acqua e di sangue e chi è morto, volato dalla casa al cielo passando per il tetto, con le scarpe slacciate, gli specchi coperti e un soldo d’argento nella bocca.”
Mario Ferraguti in “La voce delle case abbandonate”