All’alba del XV secolo la pittura italiana si impadronisce della realtà, in pochi anni la luce uniforme e dorata delle opere d’arte viene sostituita da un nuovo mondo, composto da ariosi paesaggi e maestose architetture, costruite secondo criteri prospettici sempre più rigorosi. Così, dietro le spalle di ieratici santi e delicate Madonne, protagonisti assoluti della pittura medievale, compaiono boschi, colline, palazzi e città, mentre le umili stanze dove la Vergine Maria accoglie l’arcangelo Gabriele si popolano lentamente di eleganti oggetti di uso quotidiano: libri dalle importanti rilegature, stoffe preziose, scranni, leggii, vasi e bottiglie di cristallo, raffigurati con straordinaria maestria da artisti quali Filippo Lippi, Antonello da Messina, Carlo Crivelli o Vittore Carpaccio.
Dal risvolto di copertina del volume “Dentro l’immagine” di Maria De Peverelli e Ludovico Pratesi
Quasi nulla è inventato o frutto di fantasia: i dettagli che compongono questi poetici universi in vitro provengono per lo più dall’osservazione della realtà, e portano con sé il respiro della vita, il fascinoso peso della storia. Sono microcosmi tutti da scoprire, ricchi di notizie e informazioni su quell’epoca straordinaria che fu il nostro Quattrocento.