"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Il fiume e la mano dell’uomo

“Il fiume, in età industriale, ha perso la sua libertà. La libertà che è forza spontanea, irruenza, e al tempo stesso pigro divagare. Esso è divenuto qualcosa di dominato, di regolato. Ma qualche squarcio di ciò che il fiume doveva essere si conserva ancora.

Laddove la mano dell’uomo non ha avvertito il bisogno di intervenire, esso scorre come doveva essere prima di ogni regolazione.”

Giorgio Borelli

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