Guido Benedetti

"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Casalmaggiore

Ore 12. La facciata della reggia è in equilibrio tra due torrioni a campanile sui lati, e le statue dall’alto del cornicione guardano giù come dèi dal cielo. Mi colpisce che la distanza tra le finestre sia dovunque irregolare, non riconosco uno schema, però sento un ritmo che percorre tutta la facciata. Superbia di un’eleganza che non ti mostra mai i suoi schemi, perché sa che la perfezione non deve essere appariscente, e che il ritmo è qualcosa che spunta al di là d’una misura regolare. Niente di più lontano dalla necessità di squadrare tutto con schemi riconoscibili e misure fisse, che dà forma alle villette geometrili nelle campagne.

Gianni Celati descrive Casalmaggiore in “Verso la foce”

Fotografia e ricordi

Quando fotografo sono consapevole di trascinarmi dietro tutti i film che ho visto, i libri che ho letto, le luci dei quadri che ho sempre ammirato, i fumetti su cui ho sognato. Credo che la mia fotografia insegua qualcosa che si è andato sedimentando nel tempo nella mia testa, in fondo ai miei ricordi. Nel momento stesso in cui vedo qualcosa da fotografare ho come la sensazione, in realtà, di ritrovare qualcosa che, in qualche modo, mi appartiene già.

Luca Campigotto

A proposito di “istante decisivo”

Non riuscivo ad accettare l’idea di tutta una vita passata alla macchina in attesa di questo raro evento, di queste poche decine o centinaia di attimi privilegiati da raccogliere poi un album o in un libro come il cacciatore attacca sui muri di casa i trofei più significativi. Io rifiuto questa idea o teoria dell’attimo fuggitivo, perché penso che tutti gli attimi siano fuggitivi e in un certo senso uno valga l’altro, anzi, il momento meno significativo forse è proprio quello eccezionale.

Ugo Mulas

Città in trasformazione

“… nella storia europea la città non si è trasformata per grandi cancellazioni o sostituzioni, ma piuttosto per graduali addizioni e modifiche dell’esistente.”

Stefano Boeri in “Urbania”

La faccia delle nuvole

In ogni nuova creatura si cercano somiglianze per vedere in lei un precedente conosciuto.
Invece è meravigliosamente nuova e sconosciuta. Ogni nuova creatura ha la faccia delle nuvole.

Erri De Luca

Riproduzione e interpretazione

La fotografia non è pura duplicazione o un cronometro dell’occhio che ferma il mondo fisico, ma un linguaggio nel quale la differenza fra riproduzione e interpretazione, per quanto sottile, esiste e dà luogo a un’infinità di mondi imma-ginari.

Topographie-Ikonographie/Topography-Icono-graphy, in Camera Austria, n. 7, 1982