Sono molto contento della vittoria di Debora Serracchiani: una persona con idee chiare e precise, fermezza e convinzione nell’affermarle e, nel contempo, atteggiamenti educati e rispettosi delle posizioni altrui.
Non poco di questi tempi!
Sono molto contento della vittoria di Debora Serracchiani: una persona con idee chiare e precise, fermezza e convinzione nell’affermarle e, nel contempo, atteggiamenti educati e rispettosi delle posizioni altrui.
Non poco di questi tempi!
A Moena dopo un mese dall’apertura della nuova circonvallazione il Comune ha già presentato il nuovo piano del traffico che prevede la chiusura del centro con la creazione di una grande zona a traffico limitato.
A Mori dopo 4 anni dall’apertura della circonvallazione la gestione del traffico è rimasta inalterata, nonostante esista agli atti una proposta di piano del traffico attuata solo in parte. Non solo: si è anche data la possibilità di realizzare un centro commerciale con il quale si genereranno nuovi flussi di traffico tali da vanificare – almeno parzialmente – i benefici effetti della nuova circonvallazione.
A quando la decisione di intervenire sulla gestione dei flussi di traffico per migliorare la qualità della vita dei cittadini di Mori?
Molte amministrazioni comunali trentine e non, accompagnano i propri visitatori su uno o più percorsi ambientali e culturali al fine di far conoscere al turista, anche solo di passaggio, il proprio territorio e la propria storia.
Mori, per la sua posizione geografica situata tra Rovereto e il lago di Garda, rappresenta da sempre una “terra di passaggio”. Purtroppo a tale situazione non è mai stata data una risposta completa per garantire una soluzione radicale del problema pur in presenza di alcune risorse naturali (in primis la via attrezzata di Monte Albano) e storiche di una certa importanza (ruderi del castello di Monte Albano, il centro storico di Mori, le testimonianze edilizie legate alla coltivazione del tabacco, i palazzi signorili di Mori e Mori Superiore, il vecchio tracciato della MAR, la grotta del Colombo ecc.) ma solo l’adozione di alcune inziative limitate a poche giornate nell’arco dell’anno (il carnevale delle frazioni, la festa di primavera, ecc.).
È necessario intervenire individuando alcuni percorsi storico-culturali in cui accompagnare il turista (p.e. con una guida o un pieghevole in più lingue e alcuni pannelli informativi collocati nei posti più significativi) al fine di arricchire la sua visita con le emozioni personali che solo chi “vive” il territorio visitato può percepire.
Da sempre le scuole elementari, la scuola materna storica di Mori (Peratoner) e l’asilo nido Comunale confinano a nord e a sud con due strade: via scuole (strada interna all’abitato di Mori con circolazione a senso unico ma aperta d norma al traffico) e la strada statale 240 di Loppio e Val di Ledro (strada a forte traffico anche successivamente all’apertura della nuova circonvallazione).
Per garantire ai nostri figli un futuro in buona salute non è il caso di limitare il traffico su queste due strade con, ad esempio, l’istituzione di una zona a traffico limitato o di una zona a velocità estremamente ridotta nei tratti di strada immediatamente a ridosso degli edifici scolastici?
Dopo ormai 4 anni dalla sua apertura la circonvallazione di Mori non è ancora diventata la vera strada di collegamento tra la piana di Loppio e Rovereto. Molto probabilmente servono interventi di regolazione del traffico all’interno dell’abitato di Mori per diminuire ulteriormente il traffico di solo attraversamento.