Ora che le elezioni (almeno per il primo turno) sono alle spalle, è ora di riprendere a parlare seriamente di collegamento Rovereto-Alto Garda con la seguente domanda rivolta a tutti gli iscritti e a tutti gli interessati:
“Considerato che le risorse economiche per la realizzazione dell’intera opera sono veramente straordinarie (e al momento non coperte da adeguati finanziamenti) e che il prolungamento proposto per risolvere anche i problemi di Loppio incrementerà i costi previsti rispetto alla proposta Loppio Ovest-Alto Garda, non vi sembra il caso di definire e proporre alla provincia una soluzione seria e realizzabile nel breve periodo per rispondere “rapidamente” (e non nel 2025) alle esigenze del paese di Loppio?”
Tale proposta, è ovvio, dovrà inserirsi organicamente nella soluzione finale, di cui dovrà essere solo un primissimo stralcio, ma avrebbe la forte peculiarità di essere realizzabile nel breve periodo, con costi compatibili anche da un punto di vista morale con la attuale situazione di crisi internazionale.
Passaggi pedonali “protetti”?
Lungo le vie di Mori è facile imbattersi in passaggi pedonali collocati nei posti più strani e il più delle volte “non sbarrierati”, cioè senza nessuna rampa tra livello stradale e il marciapiede. Ciò comporta la presenza di uno scalino che rappresenta, nel migliore dei casi (ad esempio per le mamme che devono affrontarlo con il loro passeggino), perlomeno un fastidioso contrattempo ma che, in altri casi (ad esempio per chi deve spostarsi in carrozzella), costituisce un ostacolo insormontabile e impedisce di fatto il corretto uso del passaggio pedonale.
Un esempio clamoroso è quello presente in via fratelli Benedetti che, su un lato presenta lo scalino al posto della rampa e sull’altro addirittura una chiusura artigianale con una catena e due paletti.
Sorge spontanea una domanda: “Il passaggio pedonale sarà stato chiuso per evitare che qualche sventurato in carrozzella potesse usufruire della sua presenza rimanendo bloccato sulla sede stradale (e quindi in condizione di potenziale pericolo) per l’assenza della rampa di accesso sul lato opposto”?
Ecco i due lati del passaggio pedonale in via fratelli Benedetti:
“C’è voglia di Unione”: ma di quale Unione?
Leggiamo su molti manifesti che “C’è voglia di Unione”. Ma quale è l’Unione di cui Mori ha voglia?
Di quella che avevamo visto votare all’UNANIMITÀ una linea politica ben precisa che metteva al centro della propria azione un serio progetto di rinnovamento – con riferimento sia alle persone sia ai modi di fare politica – o di quella che ha riproposto come candidato il sindaco che ci ha già governato per 9 anni e che ha tradito il mandato dei propri elettori per un seggio in Consiglio provinciale?
Di quella che ha perseguito, con convinzione e faticosamente, una condivisione su una forte coalizione di centro-sinistra-autonomista – coalizione strategica per il futuro di Mori – o di quella che ha messo in discussione più volte, anche attraverso gli organi di stampa, il volere UNANIME dell’assemblea dei propri iscritti?
Purtroppo l’Unione che ci viene proposta a Mori è la seconda; quella che ha disconosciuto la volontà UNANIME dei propri iscritti moriani.
Peccato!
Perseguire fino in fondo quanto richiesto dall’assemblea, indipendentemente dal risultato delle urne, avrebbe dato prova di coerenza ad un progetto e di rispetto dei propri sostenitori, che hanno lavorato con impegno e coscienza al progetto condiviso dall’assemblea.
Una curiosità: Il segnale “dimenticato”
Una piccola curiosità.
A vostro parere questo segnale è previsto dal Nuovo codice della strada del lontano 1992?
I segnali previsti sono quello di “ATTRAVERSAMENTO PERICOLOSO” (da posizionare sulle strade extraurbane) e quello di “ATTRAVERSAMENTO PEDONALE”
Alcune domande ai candidati sindaco di Mori
Vorrei porre ai candidati alcune domande su un argomento fondamentale: “MORI nel 2020”.
- Considerato che il modello di sviluppo “autosufficiente” di Mori non è più sostenibile, quale VISIONE avete per il futuro della nostra borgata nei prossimi 10 anni?
- Che rapporto vorrete costruire con gli altri comuni della vallagarina e in particolare con il comune di Rovereto?
- Poiché i candidati sindaco di Rovereto ritengono indispensabile dialogare con Mori per risolvere i loro problemi di sovraffollamento diventeremo sempre più “città dormitorio” o sapremmo sfruttare il momento per dotare Mori dei servizi che oggi mancano e creare le necessarie “occasioni” per invogliare le persone non solo ad abitarci ma soprattutto a viverci?