Guido Benedetti

"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

38 ore al termine ultimo per la presentazione delle liste e delle coalizioni per le elezioni comunali di maggio

Mancano solo 38 ore alle 12 di martedi 13 aprile (33° giorno antecedente alla data delle votazioni), termine ultimo per la presentazione delle liste, eppure la ricerca del “candidato” da parte dei partiti è ancora affannosa: sarà colpa del ritardo con cui si sono mossi alcuni partiti (relegando di fatto il ruolo dei candidati a semplice “tappabuchi” ed evitando, in questo modo, che i candidati potessero esprimere le proprie opinioni sul programma predisposto) o della proverbiale ritrosia dei Moriani ad esporsi pubblicamente?

Mi sembra però che questa seconda opzione sia contraddetta nei fatti dalla probabile presentazione di almeno 11 liste con circa 220 candidati.

Goccia dopo goccia

di E. Di Stefano – G. Fasano
Cantata da Marco Barbera, Alex Rossi e Natascia Tarturo

Cos’è una goccia d’acqua, se pensi al mare
Un seme piccolino di un melograno
Un filo d’erba verde in un grande prato…
Una goccia di rugiada, che cos’è?
Il passo di un bambino, una nota sola,
Un segno sopra un rigo, una parola?
Qualcuno dice « un niente», ma non è vero
Perché, lo sai perché, lo sai perché?

Goccia dopo goccia nasce un fiume,
Un passo dopo l’altro si va lontano,
Una parola appena e nasce una canzone,
Da un «ciao» detto per caso, un’amicizia nuova;
E se una voce sola si sente poco,
Insieme a tante altre diventa un coro
E ognuno può cantare, anche se è stonato;
Dal niente nasce niente, questo sì.

Non è importante se non siamo grandi
Come le montagne, come le montagne;
Quello che conta è stare tutti insieme
Per aiutare chi non ce la fa,
Per aiutare chi non ce la fa.
Goccia dopo goccia..

Goccia dopo goccia nasce nasce un fiume
E mille fili d’erba fanno un prato
Una parola solo ed ecco una canzone
Da un “Ciao” detto per caso un’amicizia ancora;
Un passo dopo l’altro si va lontano
Arriva fino a dieci poi sai contare
Un grattacielo immenso comincia da un mattone
Dal niente nasce niente, questo sì.

Non è importante se non siamo grandi
Come le montagne, come le montagne
Quello che conta è stare tutti insieme;
Per aiutare chi non ce la fa.
Non è importante se non siamo grandi
Come le montagne, come le montagne
Quello che conta è stare tutti insieme;
Dal niente nasce niente, questo sì.
Dal niente nasce niente, tutto qui!
Stiamo tutti insieme, questo sì.
Dal niente nasce niente, tutto qui!

Lavis: niente megacentro commerciale.

E’ di oggi la notizia che il Consiglio provinciale ha approvato, all’unanimità, un emendamento alla legge di riordino urbanistico, proposto dall’assessore al commercio Alessandro Olivi, che sancisce il principio generale di equiparazione, fino all’approvazione della nuova legge sul commercio, dei centri commerciali propriamente intesi con i cosiddetti centri commerciali equiparati e che ha, di fatto, stoppato il progetto del centro commmerciale Le Masere di Lavis.

L’emendamento approvato ha infatti cancellato la distinzione fra le due tipologie di centri commerciali, stabilendo che per entrambe valgano gli attuali limiti sulle metrature dei centri commerciali “classici”, pari a 1500 metri quadrati per i centri abitati con meno di 10 mila abitanti e a 3000 metri quadrati per i centri abitati più grandi.

Un forte ringraziamento va, sicuramente, a chi ha proposto e approvato questa importante modifica normativa, ma anche a tutti quelli che si sono mobilitati per contrastare il progetto del centro commerciale di Lavis e che avevano già ottenuto sul campo un riconoscimento delle proprie argomentazioni, visto che il Servizio Valutazione Impatto Ambientale aveva deciso di effettuare un approfondimento dell’istruttoria tecnica a seguito delle osservazioni presentato dal comitato “Un Centro Commerciale a Lavis? NO GRAZIE!”.

Questo vicenda dimostra che le mobilitazioni, se riferite a problemi reali, sono essenziali per sollecitare la “politica” a rivalutare e, se del caso, rivedere le proprie scelte.

Purtroppo la brutta notizia è che, invece, il centro commerciale “Global Village” è apparentemente “salvo” e che quindi la sua costruzione potrà proseguire senza alcun intoppo.

In questo specifico caso, purtroppo, si deve invece segnalare il fatto che nessuno si sia mobilitato per tempo (quando ancora il progetto era in via di definizione o durante la procedura di valutazione di impatto ambientale), e che le amministrazioni comunali, che si sono succedute nel tempo,  non abbiano avuto il coraggio di (o non abbiano voluto) stimolare i cittadini ad intervenire nel dibattito che, purtroppo, si è sempre svolto tra le mura dell’edificio comunale.