da IL TRENTINO del 03 agosto 2011 — pagina 24
RIVA. L’ultima versione del collegamento Busa-Loppio elaborata dalla Provincia prevede un tunnel a tre corsie (due in salita, una per la discesa, larghezza totale 13,75 metro comprese due banchine laterali) con entrata da una rotonda da costruire al bivio della Mala -appena sopra Nago- ed uscita poco a sud della discarica (un curvone ininterrotto lungo in tutto 3,5 chilometri), l’attraversamento del Sarca con un nuovo ponte, 500 metri di strada in sponda destra e la rotonda finale al Cretaccio all’altezza del bicigrill.
Sotto il piano stradale è previsto un cunicolo di sicurezza, solo pedonale, largo poco meno di due metri e mezzo ed alto tre.
I Comitati viabilità e vivibilità di Nago-Torbole e del Linfano -Erminio Ressegotti e Giorgio Briosi- contestano pesantemente la proposta della provincia.
La critica fondamentale è rappresentata dal fatto che per unire le due estremità della galleria -da metà della salita verso passo san Giovanni (quota 245 metri) alla piana (quota 65 metri, dislivello complessivo 170 metri)- distanti 1400 metri in linea d’aria il progetto della provincia propone di costruire 3,5 chilometri di tunnel, facendo un giro dell’oca all’interno della montagna, solo per rispettare il 5% di pendenza massima consentita dalle norme sulle sicurezza delle strade.
Con gli stessi 3,5 chilometri dritti, affermano i comitati, si arriverebbe a metà del lago di Loppio, risolvendo anche il problema rappresentato dal superamento del passo San Giovanni per cui la relazione fatta elaborare da Pacher prevede -senza peraltro una qualche quantificazione della spesa prevista- una successiva sistemazione dei tratti più critici della viabilità esistente al fine di consentire un traffico più agevole ai mezzi pesanti.