Rileggendo il libro "Post Italiani" di Edmondo Berselli, nel decennale della sua uscita, ho ritrovato un accenno a questo contributo di Arturo Parisi di qualche anno fa.
Sintomo o causa del nostro (poco) senso delle regole?
SS240: 7 km percorsi in 1 ora
Oggi per chi si è trovato a percorrere la Strada Statale 240 nel tratto tra la Vallagarina e l’Alto Garda è stata una giornata che definire “difficile” è riduttivo.
Il giornale L’Adige, nella sua edizione on-line, riporta il seguente articolo “Un’ora dalla A22 a Riva. 17 km di coda in un verso, 8 nell’altro. Esodo e Transalp insieme. Un disastro oggi in Busa” corredato da una serie di foto significative e da innumerevoli commenti.
Poiché il problema è conosciuto, è stato ampiamente studiato e si ripete con dimensioni analoghe ogni fine settimana credo sia giunto il momento per affrontarlo seriamente e risolverlo.
A mio parere la soluzione non può essere passiva (la “crisi” farà calare il traffico…) ma deve affrontare attivamente il problema mediante la realizzazione di una nuova viabilità che sia a passo con i tempi, che garantisca la necessaria sicurezza a chi la utilizza e che abbia, possibilmente, altri vantaggi per le comunità di origine e di destinazione oltre che per quelle attraversate dai flussi di traffico.
Non è certo però con le soluzioni fino ad ora presentate (denominate con le lettere: A, B, C, C+, D..) che si risolverà la problematica: l’unica soluzione, che non rappresenti solo uno spreco di denaro pubblico, si chiama "collegamento MORI OVEST-ALTO GARDA”.
Si tratta in sintesi di realizzare una galleria, a doppia canna per garantire i necessari livelli di sicurezza, che inizi all’uscita della galleria Tierno a Mori Ovest e termini alla zona artigianale di Arco nella zona chiamata “Cretaccio”: qualsiasi altra soluzione rappresenterebbe solo una spesa (che in questo momento tra l’altro non sarebbe etico effettuare) e non un investimento (per il quale sarebbe comunque necessario trovare i giusti canali di finanziamento) che garantirebbe sia la soluzione al problema che un importante ritorno per il Territorio.
Ecco in dettaglio la Soluzione e tutti i suoi risvolti positivi:
19.07.1995-19.07.2013: 18 anni
E sono 18! (vedi anche il post del 2012)
E’ un po’ come diventare maggiorenni…
Ugo Rossi è appena stato eletto candidato Presidente
per la coalizione di centrosinistraautonomista che, da 15 anni, governa il trentino.
Un mio sentito ringraziamento a Mauro Gilmozzi per l’impegno e il lavoro svolto fino ad oggi e per quello che saprà sicuramente fare ancora in futuro e un grande augurio di buon lavoro ad Ugo Rossi per il difficile compito che lo aspetta in questa difficile congiuntura economico-politica.
Il mio modesto suggerimento personale di semplice cittadino è quello di affrontare tutte le questioni basando le proprie decisioni sulla Verità e ricordando che essa, oggi, è un elemento fondamentale per il nostro futuro e per quello dei nostri figli.
A questo proposito ricordo un mio intervento sull’importanza di condividere la Verità per effettuare scelte corrette ed efficaci (vedi il post Verità e Responsabilità condivisa).
Sabato 13 io #VotoMauroGilmozziPerché
Alle primarie per la scelta del candidato presidente della coalizione di centro-sinistra-autonomista, che si terranno sabato 13 luglio, io voto Mauro Gilmozzi perché:
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ha dimostrato di saper sostenere con forza e costanza anche le idee e le soluzioni politicamente “difficili” e meno popolari mirando sempre al bene dell’intera Comunità Trentina e mai all’interesse di pochi;
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ha dimostrato (con il nuovo piano urbanistico provinciale che ha fortemente voluto) che le parole Paesaggio, Ambiente e Territorio non sono sempre, come per qualcuno, solo semplici slogan ma, al contrario, possono essere coniugate con intelligenza ed efficacia per il futuro del nostro Trentino;
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ha proposto e fatto approvare la “Legge Gilmozzi” che, limitando le speculazioni edilizie nelle nostre vallate, preserverà in futuro il Paesaggio Trentino consentendo lo sviluppo di un turismo sostenibile volto non a “consumare” ma a “vivere” la montagna;
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è “la persona più adatta a vincere le elezioni “vere” (quelle di ottobre) e a guidare con equilibrio e polso sicuro la nostra coalizione nei prossimi anni”.
Verità e Responsabilità condivisa.
Nei giorni scorsi ho riletto due passaggi, riguardanti “lo stare insieme” in una comunità, che mi hanno riportato alla mente i contenuti del libro “L’economia giusta” di Edmondo Berselli con le sue attualissime conclusioni su come affrontare l’attuale crisi economica che nel 2010 era solo agli inizi.
La prima frase è tratta dalla prefazione al libro “Communitas. Uguali e diversi nella società liquida” una conversazione di Zygmunt Bauman con Carlo Bordoni: “Solo rendendoci conto che la responsabilità è strettamente personale, che non può essere delegata ad altri e quindi va assunta con piena consapevolezza, è possibile sperare in una società degna di definirsi civile”.
La seconda frase è invece contenuta nell’enciclica “Pacem in terris” di Papa Giovanni XXIII: “La convivenza fra gli esseri umani è … ordinata, feconda e rispondente alla loro dignità di persone, quando si fonda sulla verità”.
La situazione economica attuale, che vede sempre più persone in difficoltà e le Comunità che non riescono a reagire in modo risolutivo, deve essere affrontata infatti con una gran dose di responsabilità da parte di tutti (e in particolare da parti di chi ha l’onere di governarci) per capire che l’unica via di uscita seria è quella di dire – e di dirci – la Verità.
Molti dei nostri amministratori non hanno infatti ancora capito (oppure “ignorano” in quanto non sufficientemente informati e aggiornati) che la situazione finanziaria non è sicuramente florida e che è necessario rivedere molte priorità di intervento (rinviando, in qualche caso, di qualche anno anche interventi già programmati) dando il via libera, prioritariamente, a tutti i lavori necessari per mantenere in efficienza le opere esistenti.
Solo dicendo la Verità è possibile che tutti i membri di una Comunità si rendano conto della situazione attuale reale e, attraverso un’assunzione condivisa di responsabilità, reagiscano di conseguenza prevedendo, non solo a livello personale ma anche a livello collettivo, quanto già scritto da Edmondo Berselli nelle ultime righe del suo ultimo capo-lavoro: “Dovremo adattarci ad avere meno risorse. Meno soldi in tasca. Essere più poveri. Ecco la parola maledetta: povertà. Ma dovremo farci l’abitudine. Se il mondo occidentale andrà più piano, anche noi dovremo rallentare. Proviamoci, con un po’ di storia alle spalle, con un po’ d’intelligenza e d’umanità davanti”.
Il libro dunque, nonostante il tema affrontato tutt’altro che solare, si conclude con una affermazione positiva che ricorda a tutti noi che:
1. è l’ora di una seria programmazione degli interventi da realizzarsi sulla base di una verifica approfondita delle esigenze dei Cittadini e della Comunità;
2. sono finiti i tempi del “zacché” (cioè quelli in cui a completamento di un’opera necessaria se ne realizzava un’altra che proprio così necessaria non era);
3. gli interventi programmati sulla base di importanti esigenze collettive devono essere risolutivi delle problematiche affrontate e non soltanto una soluzione di piccolo cabotaggio del tipo “meglio che niente”;
4. piuttosto di realizzare interventi di basso profilo, e quindi non risolutivi, è preferibile rinviare l’opera in attesa di tempi migliori o ricercare soluzioni alternative per raggiungere, non il miglior risultato possibile, ma “il miglior risultato”.
Poiché anch’io, come Edmondo Berselli, sono convinto che i Cittadini siano sufficientemente intelligenti per comprendere l’importanza dei sopracitati 4 punti, e quindi la necessità di ridurre le proprie richieste per garantire un futuro migliore ai nostri figli, ritengo indispensabile – oltre che eticamente e moralmente corretto – che i nostri rappresentanti politici e amministrativi si assumano le proprie Responsabilità dicendo la Verità ai propri concittadini.
Soltanto con la piena consapevolezza di tutti sarà possibile affrontare l’attuale momento di crisi con una Responsabilità condivisa che ci permetta di percorrere tutte le strade possibili, anche le più temporanee (ricordiamo che persino il congresso USA, su richiesta del Presidente Obama, ha aumentato temporaneamente la percentuale massima di indebitamento della propria nazione; ciò permetterebbe alle pubbliche amministrazioni p.e. il pagamento delle imprese creditrici) o legate al passato (mediante una rivisitazione della cooperazione – basata da sempre sulla condivisione di Responsabilità), e quindi avere maggiori probabilità di riuscita nel difficile compito di uscire tutti insieme da questi giorni difficili.