Guido Benedetti

"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Che cos’è la poesia?

Che cos’è la poesia? Non saprei rispondere, non me ne sono mai interessato. Per me è qualcosa di grande e se dovessi dirlo in due parole direi che è la vita.

La poesia è la cosa più semplice che esiste sulla Terra, perché usa le stesse parole che usiamo ogni momento, e queste però posseggono un dono. Hanno un dono!

Dette in una determinata maniera le parole non sono più parole, sono sensazioni, voglie, stati d’animo, sono orgasmi, sono tutto insomma. Nella poesia per me c’è tutto, c’è qualcosa che è ancora più di tutto!

Non saprei come spiegarlo con parole più semplici, perché è una cosa grande che non si può descrivere; tante cose si possono descrivere, ma per questa non c’è la parola giusta. Perché dicendo che è tutto – è vita, morte, gioia, pianto, allegria – non si può andare oltre.

Mario Giacomelli

Ogni tempo

Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti

Primo Levi, Un passato che credevamo non dovesse tornare più, in: Corriere della sera, 8 maggio 1974.

Sull’Appennino di Dino Campana

In questo libro, camminato più che scritto, trovano posto poesie, riflessioni, testimonianze, disegni, fotografie,

Vagabondare nei luoghi campaniani significa andare per giorni, osservare, vibrare insieme a un territorio che la desertificazione umana ha reso oggi molto più selvaggio di allora…

Emiliano Cribari

Terminata la lettura del libro, e terminata la bella “camminata” assieme a Emiliano Cribari e a Dino Campana, posso permettermi di consigliare a tutti la sua lettura sempre densa e di grande partecipazione.
Il libro è molto ben strutturato e completato con immagini, disegni e mappe che permettono, come lungo un vero cammino, di prendere fiato e ripensare a quanto letto e alle emozioni provate dai due poeti.

Io faccio le foto scrivendo

La grande signora nera mi ha chiesto se non faccio fotografie. In un raptus di simpatia per lei, le ho confessato che io faccio le foto scrivendo.

Gianni Celati in “Avventure in Africa”

Così scriveva Gianni Celati in “Avventure in Africa” ed in effetti le sue descrizioni di quanto vede e succede attorno a lui sono delle vere e proprie fotografie del mondo.

La strada delle banche

Dopo siamo sulla strada delle banche, dove non vedo più niente perché c’è troppa roba in ogni metro quadrato.

Gianni Celati in “Avventure in Africa”

Campigno

Oggi Campigno è tutto quanto l’Appennino. D’inverno (e non soltanto) le case sono chiuse e non è facile vederci un paese, fatto di voci, di traffici, di colori. Campigno si attraversa come un bosco, con lo stesso stupore, sommerso, che offre il sacro disperso.

Emilio Cribari in “Sull’Appennino di Dino Campana”