"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Collegamento Rovereto-Alto Garda: riprendiamo il discorso

Ora che le elezioni (almeno per il primo turno) sono alle spalle, è ora di riprendere a parlare seriamente di collegamento Rovereto-Alto Garda con la seguente domanda rivolta a tutti gli iscritti e a tutti gli interessati:
“Considerato che le risorse economiche per la realizzazione dell’intera opera sono veramente straordinarie (e al momento non coperte da adeguati finanziamenti) e che il prolungamento proposto per risolvere anche i problemi di Loppio incrementerà i costi previsti rispetto alla proposta Loppio Ovest-Alto Garda, non vi sembra il caso di definire e proporre alla provincia una soluzione seria e realizzabile nel breve periodo per rispondere “rapidamente” (e non nel 2025) alle esigenze del paese di Loppio?”
Tale proposta, è ovvio, dovrà inserirsi organicamente nella soluzione finale, di cui dovrà essere solo un primissimo stralcio, ma avrebbe la forte peculiarità di essere realizzabile nel breve periodo, con costi compatibili anche da un punto di vista morale con la attuale situazione di crisi internazionale.

“C’è voglia di Unione”: ma di quale Unione?

Leggiamo su molti manifesti che “C’è voglia di Unione”. Ma quale è l’Unione di cui Mori ha voglia?

Di quella che avevamo visto votare all’UNANIMITÀ una linea politica ben precisa che metteva al centro della propria azione un serio progetto di rinnovamento – con riferimento sia alle persone sia ai modi di fare politica – o di quella che ha riproposto come candidato il sindaco che ci ha già governato per 9 anni e che ha tradito il mandato dei propri elettori per un seggio in Consiglio provinciale?

Di quella che ha perseguito, con convinzione e faticosamente, una condivisione su una forte coalizione di centro-sinistra-autonomista – coalizione strategica per il futuro di Mori – o di quella che ha messo in discussione più volte, anche attraverso gli organi di stampa, il volere UNANIME dell’assemblea dei propri iscritti?

Purtroppo l’Unione che ci viene proposta a Mori è la seconda; quella che ha disconosciuto la volontà UNANIME dei propri iscritti moriani.

Peccato!

Perseguire fino in fondo quanto richiesto dall’assemblea, indipendentemente dal risultato delle urne, avrebbe dato prova di coerenza ad un progetto e di rispetto dei propri sostenitori, che hanno lavorato con impegno e coscienza al progetto condiviso dall’assemblea.

Alcune domande ai candidati sindaco di Mori

Vorrei porre ai candidati alcune domande su un argomento fondamentale: “MORI nel 2020”.

  • Considerato che il modello di sviluppo “autosufficiente” di Mori non è più sostenibile, quale VISIONE avete per il futuro della nostra borgata nei prossimi 10 anni?
  • Che rapporto vorrete costruire con gli altri comuni della vallagarina e in particolare con il comune di Rovereto?
  • Poiché i candidati sindaco di Rovereto ritengono indispensabile dialogare con Mori per risolvere i loro problemi di sovraffollamento diventeremo sempre più “città dormitorio” o sapremmo sfruttare il momento per dotare Mori dei servizi che oggi mancano e creare le necessarie “occasioni” per invogliare le persone non solo ad abitarci ma soprattutto a viverci?

38 ore al termine ultimo per la presentazione delle liste e delle coalizioni per le elezioni comunali di maggio

Mancano solo 38 ore alle 12 di martedi 13 aprile (33° giorno antecedente alla data delle votazioni), termine ultimo per la presentazione delle liste, eppure la ricerca del “candidato” da parte dei partiti è ancora affannosa: sarà colpa del ritardo con cui si sono mossi alcuni partiti (relegando di fatto il ruolo dei candidati a semplice “tappabuchi” ed evitando, in questo modo, che i candidati potessero esprimere le proprie opinioni sul programma predisposto) o della proverbiale ritrosia dei Moriani ad esporsi pubblicamente?

Mi sembra però che questa seconda opzione sia contraddetta nei fatti dalla probabile presentazione di almeno 11 liste con circa 220 candidati.