Molte amministrazioni comunali trentine e non, accompagnano i propri visitatori su uno o più percorsi ambientali e culturali al fine di far conoscere al turista, anche solo di passaggio, il proprio territorio e la propria storia.
Mori, per la sua posizione geografica situata tra Rovereto e il lago di Garda, rappresenta da sempre una “terra di passaggio”. Purtroppo a tale situazione non è mai stata data una risposta completa per garantire una soluzione radicale del problema pur in presenza di alcune risorse naturali (in primis la via attrezzata di Monte Albano) e storiche di una certa importanza (ruderi del castello di Monte Albano, il centro storico di Mori, le testimonianze edilizie legate alla coltivazione del tabacco, i palazzi signorili di Mori e Mori Superiore, il vecchio tracciato della MAR, la grotta del Colombo ecc.) ma solo l’adozione di alcune inziative limitate a poche giornate nell’arco dell’anno (il carnevale delle frazioni, la festa di primavera, ecc.).
È necessario intervenire individuando alcuni percorsi storico-culturali in cui accompagnare il turista (p.e. con una guida o un pieghevole in più lingue e alcuni pannelli informativi collocati nei posti più significativi) al fine di arricchire la sua visita con le emozioni personali che solo chi “vive” il territorio visitato può percepire.