"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

4×4: “fuoristrada” sempre efficiente o vecchio gingillo ormai “fuoristrada”?

Nonostante le ultime "novità" apprese dai giornali credo che se tutti i trentini fossero interpellati veramente sull’argomento, solo una piccola (o piccolissima) minoranza si esprimerebbe positivamente su quest’ipotesi che di conseguenza si accantonerebbe subito.

Purtroppo però ho l’impressione che questa minoranza, rappresentata da una forte elite, abbia già iniziato a lavorare per convincere la maggioranza dell’assoluta necessità di mantenere gli attuali rappresentanti (“perché la situazione economica è difficile…, perché non è opportuno cambiare cavaliere …”) e di non puntare su forze nuove ma non in grado di ben governare il territorio trentino perché di sicura inesperienza.

A mio parere invece l’attuale momento di crisi (che non è sicuramente passeggero ma presenta caratteristiche strutturali) consente di dire che un cambio al vertice non sia solo possibile ma anche auspicabile perché in questo modo si libererebbero, a tutti i livelli, grandi energie che attualmente sono bloccate o fortemente represse per i più svariati motivi.

Anche se alle spalle abbiamo 15 anni di buon governo e di discreti risultati credo sia opportuno che il timoniere “cambi visione e punto di vista”; in questo modo è molto probabile che alcuni problemi rimasti fino ad oggi nascosti alla vista possano essere perlomeno affrontati.

Ecco perché è necessario procedere con convinzione su una nuova strada, resistendo alle sirene che ci vorrebbero mantenere sulla vecchia, e fare di tutto affinché la difficoltà nell’’individuazione di un nuovo candidato non sia l’unico motivo per acquistare il classico “fuoristrada”.

Dischi LP in vinile

Causa inutilizzo vendo LP in vinile (quasi mai ascoltati) a 10 € l’uno.Alcuni titoli:
Bruce Springsteen - Greetings from Asbury Park, N.J. (1973)  Bruce Springsteen - Darkness on the Edge of Town  Bruce Springsteen - Born in the U.S.A. (1984)

Bruce Springsteen – Zucchero – Luca Carboni

Coerenza

Il dizionario la definisce come "Conformità tra le proprie convinzioni e l’agire pratico".
In pratica la coerenza di un comportamento può essere definita come "faccio quello che dico e quello che penso" oppure "far si che le proprie azioni siano rivolte al fine dichiarato".
Vista la reale (in)coerenza a cui assistiamo quotidianamente, dovremmo organizzare un serio corso (pratico) sull’argomento per tutti i nostri rappresentanti politici.
Il problema di fondo è: riusciremo ancora a trovare qualche vero "maestro"?

Felicità e tristezza.

Alcune “perle” di saggezza “rubate” da un breve componimento delle scuole elementari…

“Per me la felicità è un sentimento che si prova quando si è in pace con se stessi e con le altre persone e quando succedono le cose che si desiderano da tanto tempo; la felicità rende liberi perché anche se si vive con delle costrizioni o degli obblighi, se si è felici di spirito, si riesce a non farsi condizionare dal mondo esterno.
(…)
La tristezza invece è una sensazione che ti assale quando succede qualcosa di brutto o c’è qualcosa che ti preoccupa, quando qualcuno a cui tieni ti esclude.
La tristezza impedisce di vivere con serenità e tranquillità perché continui a ripensare alla cosa che ti rende triste.
(…)”

“Che disagio.”

Vi segnalo, riportandone nel seguito alcuni passi, l’articolo “La grande riforma – I Burocrati e il Palazzo” apparso sul quotidiano Trentino il 24 febbraio a firma di Giorgio Paolino.

“Lavori. Lavori una vita convinto di aver fatto con rigore il tuo dovere, allevato per decenni a quella forma di suprema obbedienza, che non è mediocrità, ma senso profondo di rispetto per chi rappresenta le istituzioni, forte di quel senso di appartenenza che rende passione, e onore, e orgoglio sentirsi, in funzioni e ruoli diversi, al servizio della comunità trentina e ora, dopo anni di servizio vissuti come una fede, quando credi che finalmente i tuoi meriti siano stati riconosciuti o addirittura sei, con merito, alle soglie della pensione, ti ritrovi da una parte col rischio di essere appallottolato come un moccichino e dall’altra leggi di sentenze da cui le parole rotolano su tutti schiantandosi come macigni sul servizio reso da un collega.

(…)

Che disagio dunque nel non riuscire a capire né saper leggere i segni di questi giorni e dei mesi passati, ove s’è confuso decisionismo con decisioni avventate. Non scorgere un chiaro modello interpretativo di riferimento, un progetto in base al quale costruire un disegno che abbia e dia all’esterno immagini di complessiva coerenza. Si avverte piuttosto un clima di sfibramento, di autoreferenzialità poggiata più su una organizzazione piramidale che invece di rafforzare sgretola il più generale senso di appartenenza, a partire dai vertici.

(…)

Così si creano spinte demotivanti che non aiutano a maturare quei giovani funzionari sui quali, in forma di nuova classe dirigente, dovrebbe fondarsi l’autonomia di domani, col rischio che essi si convincano invece che è bene salire in tempo sulle giuste bighe e che bene è non disturbare (vuoi mai ci fosse un D.quater!) onde evitare di restare al passo o, peggio, essere oggetto di silenziose ritorsioni.

(…)”