Categoria: I nostri post
Semplice problema o difficile opportunità?
Adesso è proprio l’ora di usare il cervello e di considerare questa situazione – di cosiddetta “ingovernabilità” – come una grande opportunità da non perdere per riuscire a realizzare le grandi riforme e una vera semplificazione del Paese a favore della quotidianità di ciascun cittadino.
Solo in questo modo sarà possibile restituire dignità alla Politica e credibilità a tutti coloro che dedicano il proprio tempo e le proprie forze a questo grande compito.
“Riflessione” di Francesco Moscatelli
Ospito volentieri questa riflessione di Francesco Moscatelli.
“I giochi sono fatti. Fra tre giorni avremo un governo che comunque avremo votato.
Dalla settimana prossima mettiamoci tutti insieme per pretendere da chiunque sia seduto in parlamento di:
- cambiare il sistema elettorale
- ridurre il numero dei parlamentari
- ridurre drasticamente gli indennizzi dei politici
- mettere tetti minimi e massimi delle pensioni.
- creare le condizioni per far crescere l’occupazione passando attraverso la rivalutazione delle nostre imprese.
Il lavoro di noi elettori non si deve fermare lunedì alle 15.”
Privatizzazioni e Politica: quando l’immaginario diventa realtà
Edomondo Berselli in un suo scritto profetico del 2003, pubblicato sulla rivista il Mulino e dedicato alla lottizzazione della RAI dal titolo “La TV, la politica e l’antidoto al mercato”, arriva a sostenere che “…nel nostro Paese il processo di privatizzazione dell’economia pubblica è stato utile non solo e non tanto nel tentativo di snellire un apparato economico e industriale che per molti aspetti era una macchina inefficace; ma soprattutto perché ha sottratto ai partiti un sistema feudale, una manomorta che era il campo ideale per la spartizione e lo scambio consortile” e che tale ‘sistema feudale’ in una logica “maggioritaria”, e quindi senza “il sistema di norme non scritte che prima presiedeva alle nomine nell’economia pubblica, nelle banche, nell’industria di stato”, avrebbe portato a scenari che nessuno “sa immaginare”.
Oggi, dopo che la vicenda “Montepaschi” si è realizzata, è possibile sostituire “nessuno sa immaginare” (dove il verbo è coniugato al presente) con “nessuno avrebbe saputo immaginare” e, parafrasando Blade Runner, dire che “finalmente anche noi umani abbiamo potuto vedere ciò che prima neanche immaginavamo”?
GIORNO DELLA MEMORIA. CRIMINI NAZISTI, MERKEL: LA NOSTRA COLPA E’ PERMANENTE
La Germania ha "una responsabilità permanente per i crimini del nazionalsocialismo per le vittime della seconda guerra mondiale e, soprattutto, per l’Olocausto". Angela Merkel commenta così il Giorno della memoria sottolineando: "dobbiamo dire chiaramente, generazione dopo generazione e dobbiamo dirlo ancora una volta: con coraggio, il coraggio civile, ognuno, individualmente, può impedire che il razzismo e l’antisemitismo abbiano alcuna possibilità".
In un messaggio sul suo sito internet, tre giorni all’anniversario della salita al potere di Hitler il 30 gennaio 1933, il cancelliere tedesco ha aggiunto: "Noi affrontiamo la nostra storia, non occultiamo niente, non respingiamo niente. Dobbiamo confrontarci con questo per assicurarci di essere in futuro un partner buono e degno di fede, come del resto lo siamo già oggi, fortunatamente".
Buon 2013!
Con le immagini multicolore dei fuochi d’artificio di ieri sera ancora negli occhi (e il rumore nelle orecchie…) auguro a tutti voi un 2013 pieno di soddisfazioni e di desideri esauditi.