"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Raramente l’occhio si ferma su una cosa…

"Raramente l’occhio si ferma su una cosa, ed è quando l’ha riconosciuta per il segno di un’altra cosa: un’impronta sulla sabbia indica il passaggio della tigre, un pantano annuncia una vena d’acqua, il fiore dell’ibisco la fine dell’inverno. Tutto il resto è muto e intercambiabile; alberi e pietre sono soltanto ciò che sono."

Italo Calvino "Le città invisibili"

150 ANNI DELLA FERROVIA DEL BRENNERO / PAESAGGI FERROVIARI

Una mostra fotografica sui paesaggi ferroviari

Giovedì 13 settembre 2018
Le Gallerie, Trento
ore 17.30

La Fondazione Museo storico del Trentino invita all’inaugurazione della mostra fotografica

150 ANNI DELLA FERROVIA DEL BRENNERO / PAESAGGI FERROVIARI

Il percorso espositivo giunge alle Gallerie grazie alla collaborazione tra la Fondazione Museo storico del Trentino e il Curatorium per la salvaguardia dei beni culturali tecnici del Sudtirolo.
Le immagini, oltre 80 scatti sui “paesaggi ferroviari” del Trentino e dell’Alto Adige, sono state selezionate nell’ambito del concorso fotografico “150 anni della ferrovia del Brennero / Connecting people” e offrono una visione d’insieme su come la ferrovia abbia influenzato il paesaggio lungo la linea del Brennero nel tratto Innsbruck-Verona.

L’incontro, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico 2018/2019, sarà anche l’occasione per illustrare i contenuti dell’Accordo di collaborazione firmato tra la Fondazione Museo storico del Trentino e Trentino Trasporti S.p.A. per la valorizzazione della storia del trasporto in Trentino.

Saranno presenti:
Giorgio Postal, presidente della Fondazione Museo storico del Trentino
Monica Baggia, presidente di Trentino Trasporti S.p.A.

Interverrà il Presidente della Provincia autonoma di Trento.

Contemplare

“Contemplare significa spendere più tempo rispetto al mero atto dell’osservazione, dimenticare il tempo, lasciarsi alle spalle la rapidità e le acrobazie della fotografia ad alta velocità, concedersi l’opportunità di immergersi, quasi in meditazione, nella bellezza della natura e dissolversi in essa.”

Gabriele Basilico

MUTAMENTI DI VISIONI. I fotografi italiani dal dopoguerra a oggi

Conferenza con Giovanna Calvenzi

MUTAMENTI DI VISIONI

“I fotografi italiani dal dopoguerra a oggi”

Conferenza con
Giovanna Calvenzi
Sabaro 24 febbraio ore 15.00
MAG Museo Alto Garda – Riva del Garda
Piazza C. Battisti, 3/A
Gentili amici,
siamo lieti di invitarvi alla conferenza dal titolo “MUTAMENTI DI VISIONI. I fotografi italiani dal dopoguerra a oggi” condotta da Giovanna Calvenzi, storica della fotografia e photoeditor. L’ appuntamento, organizzato in collaborazione con il MAG Museo Alto Garda, si colloca nel programma della mostra collettiva del Fotogramma dal titolo #altroGarda esposta nelle sale del MAG e visitabile fino al 4 marzo. Vi ricordiamo che la partecipazione alla conferenza è libera. Vi aspettiamo numerosi.
Il Fotogramma
Giovanna Calvenzi si è laureata in Lettere nel 1973. Dopo avere insegnato per undici anni storia della fotografia in un istituto professionale milanese, dal 1985 è photo-editor e ha collaborato con diversi periodici italiani. Dal 2012 è consulente per l’immagine della Periodici San Paolo. Insegna photo-editing e svolge un’intensa attività di studio sulla fotografia contemporanea.
Gruppo Fotografico Il Fotogramma
Piazza Gazzoletti, 8
38069 Nago – Torbole
info

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INVITO – #altroGARDA

INVITO
INAUGURAZIONE
10 febbraio 2018 – ore 18.00
Museo Alto Garda – Riva del Garda

#altroGARDA, è il titolo assegnato all’annuale progetto di ricerca fotografica condotto dall’associazione “Il Fotogramma” di Nago – Torbole che, per questa edizione, ha accettato la sfida di confrontarsi con la fotografia di territorio.

#altroGARDA, un titolo volutamente pensato con l’hashtag per caratterizzarlo in senso moderno, coniuga una acquisita maturità espressiva dei partecipanti ad un percorso che, filologicamente, riconduce alle radici di una precisa identità culturale, divenendo ricognizione attenta di un luogo, di un paesaggio – antropico, naturalistico, industriale – di volti, figure e azioni che sono l’espressione di un insieme di attività che, sovente, sono ai più sconosciute, perché marginali o perché dedicate agli emarginati.

Nelle oltre 100 immagini, prodotte dai 24 partecipanti, l’areale geografico compreso fra il lago di Garda e la porzione di territorio che giunge, in latitudine, fino alle marocche di Dro, è stato indagato da parte dei fotografi nel corso dell’intero 2017 che hanno orientato la loro ricerca in una serie molto articolata di tematiche: paesaggio naturalistico, urbano, persistenza e insistenza della dimensione antropica, studi sulle condizioni di vita legate all’uso della città, reti di assistenza a favore dei più deboli, ricerca di lavori e luoghi ormai del tutto perduti o dimenticati dall’immaginario collettivo.

La lettura di #altroGARDA, adeguatamente lontana da quella più noto e prevedibile correlata all’evidenza turistica del lago, propone uno storyboard che ha sviluppato due precise linee di azione metodologica: garantire coerenza tematica rispetto agli indirizzi attesi dal progetto e salvaguardare, quanto più possibile, all’interno di una rassegna collettiva, le singole identità autoriali, caratterizzate spesso da cifre stilistiche di assoluto interesse espressivo e contenutistico.

Luca Chistè / Phf Photoforma | © “Il Fotogramma”

Gruppo Fotografico Il Fotogramma
www.ilfotiogramma.org