"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

… la fantasia, ovvero la libertà.

Ritengo giusto pubblicare e portare all’attenzione anche di chi ieri non c’era un breve passo tratto da “UNO PSICOLOGO NEI LAGER. DIRE DI SI ALLA VITA NONOSTANTE TUTTO” di VIKTOR EMIL FRANKL letto nella conferenza-spettacolo di ieri sera al teatro sociale di Mori:

“Coricarsi su un fianco nudi, per farsi caldo l’un l’altro. Lasciarsi andare alle cose quasi a vivere una vita altrui. Inventarsi immaginarie conferenze, fingersi relatore mentre si scava la fossa per un cadavere nel fango e sotto la pioggia. Guardare senza vedere e concedersi l’unico spazio che le SS non potevano penetrare: la fantasia, ovvero la libertà.”

Grazie detenuti di San Vittore

Ieri sera, nella conferenza-spettacolo “Se questo è un uomo” tenutasi al teatro sociale di Mori, è stato letto questo passo tratto dal libro di Emanuela Zuccalà “Sopravvissuta ad Auschwitz. Liliana Segre fra le ultime testimoni della Shoah“.

Il brano mi aveva già emozionato durante la lettura del libro, ma ieri sera, complice la splendida interpretazione degli attori della compagnia teatrale Gustavo Modena di Mori, ha ulteriormente commosso me e, credo, gran parte dei presenti (che hanno reso omaggio sia al brano che alla sua interpretazione con un lungo applauso); la lettura ha rappresentato un momento di svolta dell’intero spettacolo perché da quel momento il coinvolgimento del pubblico è stato totale e ancor più convinto.

Ecco il brano:

Le autonomie si salveranno se…

.. le autonomie si salveranno, matureranno, resisteranno solo ad una condizione: che dimostrino di essere migliori della burocrazia statale, migliori del sistema accentrato statale, migliori soprattutto per quanto riguarda le spese.

Dall’intervento di Alcide Degasperi all’assemblea costituente nel 1948