"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Le intenzioni non contano, conta quello che uno realizza

“Adesso che ho sessant’anni ho ormai capito che il compito dello scrittore sta solo nel fare quello che sa fare: per il narratore sta nel raccontare, nel rappresentare, nell’inventare.

Da molti anni ho smesso di stabilire precetti sul come si dovrebbe scrivere: a che serve predicare un certo tipo di letteratura o un certo altro, se poi le cose che ti vengono da scrivere sono magari tutte diverse?

Ho impiegato un po’ di tempo a capire che le intenzioni non contano, conta quello che uno realizza.

Così questo lavoro letterario diventa anche un lavoro di ricerca di me stesso, di comprensione di ciò che sono.”

Italo Calvino

La guerra aveva quel colore e quell’odore

“Bastava chiudessi gli occhi e rivedevo le file di profughi con le mani rugose attorno ai piatti della minestra.

La guerra aveva quel colore e quell’odore; era un continente grigio, formicolante, in cui ormai c’eravamo addentrati, una specie di Cina desolata, infinita come un mare.”

Italo Calvino in “L’entrata in guerra”

La luna di pomeriggio

“La luna di pomeriggio nessuno la guarda, ed è quello il momento in cui avrebbe più bisogno del nostro interessamento, dato che la sua esistenza è ancora in forse.

È un’ombra biancastra che affiora dall’azzurro intenso del cielo, carico di luce solare; chi ci assicura che ce la farà anche stavolta a prendere forma e lucentezza?

È così fragile e pallida e sottile; solo da una parte comincia ad acquistare un contorno netto come un arco di falce, e il resto è ancora tutto imbevuto di celeste.“

Italo Calvino in “Palomar”

Il sapere antico

“Il nuovo sapere che il genere umano va guadagnando non ripaga del sapere che si propaga solo per diretta trasmissione orale e una volta perduto non si può più riacquistare e ritrasmettere: nessun libro può insegnare quello che solo si può apprendere nella fanciullezza se si presta orecchio e occhio attenti al canto e al volo degli uccelli e se si trova lì qualcuno che puntualmente sappia dare loro un nome.”

Italo Calvino in “Palomar”

Non avere fretta

«A COLORO I QUALI DOMANDAVANO QUANDO SAREBBERO TERMINATI I LAVORI DELLA SAGRADA FAMÍLIA, RISPONDEVO: IL MIO CLIENTE NON HA ALCUNA FRETTA. DIO HA TUTTO IL TEMPO DEL MONDO.»

Antoni Gaudí

Molteplicità

“L’eccessiva ambizione dei propositi può essere rimproverabile in molti campi d’attività, non in letteratura.

La letteratura vive solo se si pone degli obiettivi smisurati, anche al di là d’ogni possibilità di realizzazione. Solo se poeti e scrittori si proporranno imprese che nessun altro osa immaginare la letteratura continuerà ad avere una funzione.

Da quando la scienza diffida dalle spiegazioni generali e dalle soluzioni che non siano settoriali e specialistiche, la grande sfida per la letteratura è il saper tessere insieme i diversi saperi e i diversi codici in una visione plurima, sfaccettata del mondo.”

Italo Calvino in “Lezioni americane”