"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

“Mori, una vergognosa gestione dei loculi”. Lettera aperta di Francesco Moscatelli

Oggi sul giornale L’ADIGE è apparsa una lettera aperta di Francesco Moscatelli con la quale si denuncia una grave situazione di inefficienza dell’amministrazione comunale moriana con forti riflessi negativi, sia morali che economici, sulla cittadinanza.

Come noto nessuno è perfetto e quindi anche agli amministratori più capaci si devono perdonare errori o mancanze a patto che essi sappiano assumersi le proprie responsabilità riconoscendo gli errori commessi senza scaricare la responsabilità su altri.
Un bravo amministratore, anche in casi come questi, non deve infatti rimanere prigioniero della sempre più pervasiva "burocrazia", deve al contrario ricercare soluzioni intelligenti per "non far pagare" ai cittadini i risultati negativi del proprio operato.

Ecco il testo integrale della lettera di denuncia:

Vola solo chi osa farlo

storia_di_una_gabbianella_e_del_gatto_che_le_insegno_a_volare

“Volo! Zorba! So volare! Strideva [Fortunata] euforica dal vasto cielo grigio. L’Umano accarezzò il dorso del gatto.
“Bene Gatto ci siamo riusciti.” disse sospirando.
“Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante” miagolò Zorba.
“Ah sì? E cosa ha capito?” Chiese l’umano.
“Che Vola solo chi osa farlo” miagolò Zorba.

da “Storia di una Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare”
di Luis Sepulveda

Pensa (per due ore) e poi scatta.

“In giro vedo la pubblicità … che dice: non pensare, scatta.

Mi sembra quanto di peggio ci possa essere.

Io dico invece: prima pensa per due ore poi, eventualmente, scatta.”

Gianni Berengo Gardin

La luce

"È la luce che rivela, la luce che oscura, la luce che comunica.

È la luce che io ascolto.

C’è qualcosa di magico e di misterioso nella luce tranquilla del crepuscolo.
È il momento per contemplare, per ascoltare, per fotografare."

John Sexton

Cipressi in attesa del “cambio della guardia”

 

L’amore del contadino per la propria terra si riconosce anche da questi piccoli particolari che contribuiscono a renderla unica e “personale” anche nel tempo oltre che nello spazio.