Mi sono abituato, da quando ho imparato a servirmi della macchina fotografica con soddistazione, a concentrarmi e convivere con la normalita, più che con la bellezza. Mi interessano i paesaggi urbani anche dove non c’è bellezza, ma mediocrità, disordine, incertezza. L’intento e trovare l’approccio interpretativo che mi può rivelare il senso di questi luoghi, che me li fa comprendere, accettare come qualcosa che malgrado tutto ci appartiene, e con i quali possiamo convivere.
Gabriele Basilico in “Architetture, citta, visioni”