"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Il limitare del letto del fiume ricorda i dintorni dei binari della ferrovia

“Il limitare del letto del fiume ricorda i dintorni dei binari della ferrovia. Piante e sassi si mescolano in un disordine giovane e più o meno abitato. Qui la scarsa presenza dell’umano attira camminatori che hanno voglia di inoltrarsi in un angolo silenzioso accompagnato dal suono dell’acqua che muta al mutare delle stagioni e che oramai per lunghi mesi lo si aspetta come un suono antico e prezioso, che non sappiamo il tempo che durerà. Solo che il fiume si sposta, a differenza dei binari, e a ogni stagione perdi i punti di riferimento che dicevano una via, un sentiero, e devi ricominciare da capo. A percorrere lo snodo del fiume ci si ritrova nel mezzo della frattura che separa due versanti e che a nord arriva fino alla pianura e a sud risale le terre alte fino alle sorgenti nei pressi dell’Alpe.

Elisa Veronesi in “Atlante appenninico: un’ecobiografia”

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