“Se non ci limitiamo a considerare il paesaggio una mera invenzione della modernità occidentale e andiamo oltre l’etimologia, a cinquantamila anni fa, scopriamo che Homo sapiens si è evoluto nel paesaggio e che la nostra mente è ancora strettamente correlata a questa evoluzione. Attraverso la capacità di movimento, punto di incontro tra paesaggio reale e paesaggio immaginato, l’animale umano ha costruito paesaggi e si è evoluto grazie all’immaginazione e alla comprensione del proprio ecosistema.”
Elisa Veronesi in “Atlante appenninico: un’ecobiografia”