“Il grande autore [Italo Calvino] non spiega quel che vedono i nostri occhi ma ciò che percepisce il nostro inconscio quando visitiamo le città. Ci spiega come queste siano sempre un contenitore di emozioni e come sia possibile viverle. Ci insegna a cogliere l’anima delle città e leggerle.
Illustra come quelle pietre modellate dall’uomo siano la sintesi dei caratteri di un pensiero collettivo, di una forma mentis comune.
Spiega come le forme delle città plasticizzano le vicende, gli usi, i costumi, che danno vita al codice genetico della comunità che le abita.
Ci fa capire che i pieni e i vuoti delle città, i loro segni e i loro simboli siano la forma della loro storia sedimentata con unicità espressiva nelle architetture, piazze, strade, viali, palazzi, monumenti.”
Carmelo Celona
(originale in: https://amp.messinatoday.it/blog/la-forma-delle-idee/messina-le-citta-invisibili-italo-calvino-maurilia.html)