Oggi ho guardato una vecchia puntata (la decima) dell’iniziativa di DI/VISO promossa da myphotoportal e da FPmag. L’iniziativa consiste in una serie di conversazioni condotte da Salvatore Picciuto e Sandro Iovine con una serie di autori che utilizzano un sito internet prodotto da myphotoportal.
La decima puntata (andata in onda lo scorso 24 novembre) è stata dedicata al lavoro dal titolo due.uno.nove di Giovanni Minervini.
Il lavoro, dedicato alla lettura del territorio campano dopo il sisma del 1980 e in particolare dopo l’approvazione della legge “ulteriori interventi in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del novembre 1980 e del febbraio 1981. Provvedimenti organici per la ricostruzione e lo sviluppo dei territori colpiti.”, mi ha profondamente colpito sia per le immagini prodotte da Giovanni, di grande qualità e in grado di emozionare da sole anche senza alcun commento, che, soprattutto, per il grande lavoro svolto dall’autore sia nella preparazione del progetto e nella raccolta del materiale a supporto che nello svolgimento dello stesso.
Basta l’incipit della presentazione che l’autore riporta sul suo sito (www.giovanniminervini.it) “nell’arco di tre anni ho percorso oltre 1.300 km tra i 17 comuni individuati per la realizzazione di questi insediamenti: un cammino nel post terremoto delle vite degli altri, una ricerca di tracce e di un modo nuovo di vedere le cose” per capire infatti che due.uno.nove è un grande progetto di ricerca fotografica dove accanto alle immagini vi è una documentazione approfondita su quanto successo dopo il terremoto.
Oltre alla qualità del progetto fotografico Giovanni è riuscito a comunicare a tutti gli ascoltatori la sua passione per la fotografia e per questo tipo di lavori di ricerca fotografica di territorio.
Personalmente mi sono già segnato l’indirizzo internet del sito di Giovanni (che ho già, almeno in parte, sbirciato) e sicuramente nei prossimi giorni dedicherò una parte del mio tempo libero a studiare i suoi lavori.
Concludo con un grazie a Giovanni, Salvatore e Sandro per la bella presentazione e un invito a tutti a rivedere la conversazione n. 10 di DI/VISO (la trovate su face book al seguente indirizzo https://www.facebook.com/77362270651/videos/3307310479367976 e su instagram qui https://www.instagram.com/p/CH833fjnI9q/) e a scoprire il sito dell’autore.
P.S. Ho avuto conferma, poi, che il mondo è proprio piccolo: io e Giovanni Minervini abbiamo partecipato con una nostra immagine a “REST COVID-19 DONATION. I FOTOGRAFI DELLA RIVISTA REST PER LA CROCE ROSSA”, l’iniziativa benefica ideata da Fulvio Bortoluzzo (vedi https://www.facebook.com/borful/posts/10219058582309683)
P.S.2 Riporto di seguito alcuni passaggi della presentazione di Fulvio Bortoluzzo:
“… è il pensiero quello che motiva l’atto fotografico”.
“Le fotografie, quelle davvero buone, sono agenti provocatori di pensiero. Spingono a riconsiderare quello che si pensava di sapere, inducono al dubbio e si rifiutano di dare risposte perché le risposte sono dentro chi le guarda, forse. Un buon fotografo questo fa.”
Pingback: “Un altrove imprevedibile” di Giovanni Minervini – Guido Benedetti
Credo che la scelta di ogni soggetto fotografato rispecchi là sensibilità dell’autore e contribuisca ad inquadrarne il proprio “ modus vivendi “ !